Di là dallo spasso che posso provare nel vedere Massimo D’Alema, uno dei tromboni più insopportabili della seconda repubblica, finire nei guai, direi però: “va bene, ma basta”.
Non può essere che ogni transazione legata alla nostra industria militare si trasformi in un’inchiesta con sputtanamento planetario.
Questo è un business che non dovrebbe finire sui giornali, e sono sicuro che appena varcate le nostre frontiere settentrionali ci si sa muovere con molta più attenzione.
“Fiat iustitia pereat mundi” è una sciocchezza manichea, e mi pare sia spesso la scusa buona per qualcuno per dare alle proprie personali convinzioni su business, occidente, e alleanze armi che queste convinzioni non dovrebbero avere.
“Continuiamo così, facciamoci del male”: spieghiamo a tutti che è meglio non avere a che fare con la nostra industria della difesa, se non si vuole rischiare di finire vittime di uno dei tanti ventilatori che vengono accesi ogni tanto dalle nostre parti; i nostri concorrenti ce ne saranno solo grati.