Immagina se tua madre finisse in prigione per non averti denunciato alla polizia, o di essere condannato a morte per aver fatto sesso con la persona che ami.
Questo è quanto l’Uganda ha ottenuto con la scioccante legge anti-omosessualità del 2023.
Questa legge non solo criminalizza l’omosessualità, con la minaccia di anni di prigione e di una condanna a morte ma obbliga anche amici e familiari a denunciare i propri cari che hanno relazioni omosessuali.

I rifugi che un tempo offrivano riparo sono ora diventati bersaglio di persecuzioni da parte delle autorità e delle folle anti-gay. È straziante ascoltare storie come il brutale attacco a un residente gay a Mpererwe o l’aggressione e la tortura di una persona transgender a Nabweru.

Come se non bastasse, qualsiasi finanziamento per attività legate alle persone LGBTQI+ diventerà presto illegale, rendendo ancora più difficile il sostegno alla comunità LGBTQI+.

Il rischio maggiore è che altri Paesi africani possano seguire questo esempio per aumentare la loro popolarità in una società omofoba. Attualmente, circa la metà dei 64 Paesi che criminalizzano le relazioni omosessuali si trova in Africa. In paesi come la Nigeria, la Mauritania, la Somalia e il Sud Sudan, essere gay è punibile con la pena di morte.

 

Insieme alla PlanetRomeo Foundation per l’Uganda