Sono passati vent’anni.
Oggi come allora sono convinto che l’unico errore di quella guerra sia stato non proseguirla, non portare i carri armati fino nel cuore di Baghdad: l’Iraq si sarebbe risparmiato dodici anni di torture, il terrore sarebbe stato sconfitto quando ancora era possibile, il mondo avrebbe evitato tante tragedie; purtroppo nel 1991 la lezione della seconda guerra mondiale era oramai troppo lontana, e qualcuno s’illuse che fosse possibile convivere con una dittatura, che non fosse necessario combattere fino in fondo, fino a piantare la nostra bandiera sul Reichstag.