Sono sicuro di non essere il solo a incrociare da settimane l’immagine con la fotografia della metropolitana di Roma messa confronto con quella di San Pietroburgo, per derivarne una supposta superiorità della “way of life” russa.

Ritengo queste immagini e questi confronti di una stupidità allucinante: che le dittature siano più efficaci nel mantenere l’ordine uno lo deve dare per scontato, se no a cosa “servono”?

Quanto al lusso e alla grandiosità delle opere pubbliche, anche questa è una caratteristica tipica delle dittature: serve a celebrare i potenti di turno; nelle società democratiche di solito le opere pubbliche sono costruite per la loro funzione ed è raro trovare manufatti del XX secolo caratterizzati dal lusso.

Il confronto tra il lusso della metropolitana in Russia e una vita meno sfacciata in Occidente lo fece già Giovanni Guareschi nel film tratto dal celebre romanzo “il compagno di Camillo” (l’episodio è solo cinematografico): i compagni di Brescello restano estasiati dal lusso della metropolitana di Mosca al che Don Camillo da loro una risposta lapidaria «preferisco mangiare carne tutti i giorni dei piatti di terracotta che cipolle ogni tanto in piatti d’oro» (una citazione che faccio a memoria e potrebbe non essere letterale).

Ecco, abbiamo ben altri lussi che non i marmi e gli ori di una metropolitana, abbiamo un reddito ben più elevato di quello medio russo, libertà civili sconosciute in quel luogo e la possibilità di scrivere cazzate senza patemi…

Sono nato durante la guerra fredda, ed è da allora che sono costretto a sentire gli elogi a ogni regime totalitario di questa terra, regimi dove si vivrebbe meglio, si sarebbe più sicuri, ci sarebbe una libertà vera e non quella dei nostri paesi eccetera eccetera eccetera.

Tutte stronzate: ognuno di questi regimi, non appena cadono gli ostacoli alla libera circolazione delle persone e delle idee mostra la propria rovina, intere nazioni ridotte alla miseria non appena si esce dalla vetrina della capitale, il degrado morale più assoluto, generazioni di persone che non sanno come si vive in una società civile: non c’è dittatura che non lasci un’eredità di rovine e prostitute, accadrà di nuovo anche con la Russia, come già accaduto dopo l’89.

Per i citati motivi d’età ricordo che, quando una sera d’autunno le guardie di frontiera abbassarono i fucili, un’intera città, Berlino, si riversò da est a ovest: ci deve essere un motivo se non è mai accaduto il contrario, se tutti i paesi europei sfuggiti alla presa di Mosca hanno preferito il “decadente” Occidente, il suo “falso” benessere e le sue libertà “formali”… saranno tutti stupidi o forse no?