Da oramai quasi due mesi, Vladimir Vladimirovič Putin vince nei giorni pari il premio “impiegato dell’anno” per l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (la NATO, insomma); in quelli dispari il “premio Spinelli-Monnet-Schuman per l’integrazione e l’unione Europea”.  Un maestro della diplomazia internazionale, neppure Giggino Di Maio potrebbe competere: nessuno come lui, nella storia, ha fatto tanto per convincere gli europei a unirsi in un’organizzazione politica stabile e ad armarsi contro il pericolo russo: almeno di questo dobbiamo essergli grati.