7 dicembre 2023, Milano, “prima” di apertura della stagione lirica al Teatro alla Scala.
Da un lato abbiamo un esaltato esibizionista che, del tutto indifferente al senso del ridicolo, si mette a urlare cose inconferenti col solo obiettivo di mandare in vacca l’inno nazionale e gettare disdoro su rappresentanti delle istituzioni.
Dall’altro abbiamo un presunto “difensore dell’ordine” che, per una propria geniale idea, o perché ha ricevuto l’ordine da qualcuno addirittura meno furbo di lui, va a “identificare” il genio urlatore, trasformando così un poveretto che un tempo sarebbe stato ridicolizzato nei bar di provincia in un paladino dell’antifascismo.
Infine, abbiamo torme di partigiani da cocktail bar (tra i quali la filiera di comunicazione del PD) che finalmente hanno trovato i loro quindici secondi di eroismo sui social.
La tristezza più assoluta, e non aggiungo altro.
#primadellascala