Il 12 giugno si terranno i cinque referendum per la Giustizia:
- Consigli giudiziari
- Correnti nella Magistratura
- Separazione delle funzioni dei magistrati
- Sospensione, incandidabilità e ineleggibilità di politici condannati (legge Severino)
- Abrogazione della custodia cautelare in determinati casi
A giudicare dall’impegno con il quale media e politica fanno di tutto perché a nessuno l’appuntamento sia noto temo che sarà la solita battaglia di testimonianza che vedrà i pochi liberali sconfitti dal silenzio.
In questo mese cercherò di dare spazio ai temi della giustizia giusta, anche se forse inutilmente: cose si fanno perché si deve e basta, e quell’impegno iniziato tanti anni fa merita di essere continuato, perché la resistenza all’ingiustizia è un dovere da adempiere anche se la sconfitta è quasi certa.